Lotta tra imprese e fisco: le nuove richieste al Governo

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Con un lungo documento di cento pagine il Def s schiera a favore delle imprese e chiede al Governo maggiori semplificazioni in materia di Fisco.

Fisco e imprese: due mondi che spesso sono in lotta tra di loro.

Da un lato l’’amministrazione finanziaria cerca di svolgere il suo lavoro, dall’altra le attività economiche, spesso arrancando, tentano di stare al passo con le spese sempre maggiori che si trovano ad affrontare quotidianamente.

Ma se si prova a entrate nel cure della questione, cercando di capire quali siano le critiche mosse da un imprenditore al fisco italiano, le risposte cadranno sugli oneri, sulle difficoltà e sulle certezze delle regole che non sono garantite.

Questi motivi hanno spinto ancora una volta le imprese a chiedere al Governo delle agevolazioni e delle semplificazioni.

In loro aiuto è arrivato il Def, Il Documento di Economia e Finanza che, tra i ventidue disegni di legge da allegare alla prossima manovra, ne propone uno orientato alla semplificazione e al riordino del sistema fiscale.

Primi tra tutti gli adempimenti Iva, sull’esterometro, il documento per la comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere e cioè le fatture destinate o provenienti dall’estero, nella forma sia attiva che passiva, e sulla fattura elettronica, il nuovissimo documento digitale che contiene al suo interno tutte le informazioni e che ha, di fatto, lo stesso valore della classica fattura cartacea.

Il documento di oltre cento pagine, che è stato presentato mercoledì 9 ottobre a Palazzo San Macuto, contiene al suo interno metodi e misure da adottare per facilitare la vita a chi vuole fare imprese nel nostro paese.

Per quanto riguarda l’esterometro, la trasmissione dei dati, secondo il documento, e quindi secondo il Def, dovrebbe diventare annuale invece che mensile, mentre per la fatturazione elettronica si chiede al Governo di allungare a tutto il primo anno di applicazione la moratoria delle sanzioni e più flessibilità sul termine di emissione della fattura elettronica, fissandolo al dodicesimo giorno del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Per quanto riguarda lo split payament, e cioè la procedura che prevede che sia il cliente a versare l’Iva al posto del fornitore, pertanto un un’anticipazione di liquidità da parte delle imprese, si chiede di eliminare questo meccanismo ritenuto inutile e ridondante. Sotto la lente di ingrandimento, nelle cento pagine, anche la semplificazione del reddito d’impresa e dell’Ires, l’imposta sul reddito delle società. Due mondi, quello delle imprese e del fisco, che, seppur essenziali l’uno all’altro, continuano a scontrarsi a colpi di richieste e di obblighi. Starà al Governo ora accettare o rifiutare tutte le semplificazioni richieste.

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